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Trieste, Martina Oppelli presenta esposto per rifiuto di assistenza al suicidio assistito

TRIESTE, (venerdì 30 agosto 2024) – L’architetta triestina Martina Oppelli ha recentemente presentato un esposto alla Procura di Trieste per rifiuto di atti d’ufficio e tortura contro l’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (Asugi). La notizia, riportata dall’Ansa, è emersa durante una riunione organizzata dall’associazione Luca Coscioni, che si occupa di promuovere i diritti civili e le libertà individuali.

di Erika Massimo

Oppelli, 49 anni, convive con una forma particolarmente aggressiva di sclerosi multipla. Le sue condizioni di salute richiedono l’uso continuo di macchinari per la respirazione, una serie di farmaci e un’assistenza costante per svolgere le attività quotidiane. In virtù delle sue condizioni, che le provocano sofferenze fisiche e psicologiche, Oppelli aveva avanzato una richiesta di assistenza per il suicidio assistito, rivolgendosi direttamente all’Asugi. Tuttavia, anche questa volta la sua richiesta è stata respinta.

L’avvocata Filomena Gallo, che sta seguendo il caso di Oppelli, è intervenuta sottolineando come il rifiuto opposto dall’Azienda Sanitaria non solo violi la dignità umana della sua assistita, ma la costringa a subire un trattamento inumano e degradante. Secondo Gallo, il comportamento dell’Asugi appare privo di una giustificazione razionale e si configura com un atto arbitrario, poiché impedisce a Martina Oppelli di esercitare un diritto riconosciuto dalla legge italiana.

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Last modified: Agosto 31, 2024
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