TRIESTE (sabato 1 giugno 2024) – Il Tar del Friuli Venezia Giulia si è espresso sul progetto della cabinovia Trieste-Opicina, finanziato con quasi 50 milioni di euro del fondo Pnrr. Per il Tribunale è terminata la procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA): “Il procedimento seguito dalla Regione non è conforme al modello legale, essendosi verificata una sorta di inversione procedimentale“.
di Francesca Picone
Le associazioni Legambiente Nazionale APS, Lipu e WWF Italia hanno affermato: “Si tratta di una pronuncia molto importante perché non solo certifica la correttezza dei nostri rilievi e delle nostre preoccupazioni rispetto al rischio di danneggiare irreversibilmente un’area naturale preziosa per la città di Trieste come il bosco di Bovedo, ma fa chiarezza sulla tendenza, sempre più abusata dalle amministrazioni, di ricorrere ai cosiddetti IROPI senza verificare la mancanza di alternative meno dannose per i siti Natura 2000″.
Il Comune di Trieste, con il sindaco di centro-destra Roberto Dipiazza, in un comunicato: “via libera sul piano della legittimità al progetto della Cabinovia Trieste-Opicina da parte del Tar”. Il Tribunale avrebbe confermato “la correttezza della procedura semplificata seguita dal Comune di Trieste, affermando che è rimasta indimostrata l’affermazione dei ricorrenti, per la quale la Variante del Comune di Trieste non avrebbe rispettato gli obiettivi e le strategie del Piano Struttura”.
Tag: cabinovia, Legambiente, tar Last modified: Giugno 1, 2024