TRIESTE giovedì 26 settembre 2024
Sono stati quindici gli arresti, sette sono passeur, tra i migranti irregolari vi sono anche i bambini.
Di Francesca Maino
I controlli della polizia di frontiera continuano ad effettuare gli arresti della polizia di frontiera di Trieste nel confine sloveno dopo la sospensione dell’accordo di Schengen, che prevedeva una sospensione eliminazione dei controlli.
Gli arresti si sono verificati tra il 14 e il 16 settembre, ai valichi, per la maggior parte a Fernetti, 11 persone, le restati 4 sono state arrestate durante i servizi mirati per contrastare il flusso migratorio della rotta balcanica.
In totale quindi 15 arresti, 10 in flagranza di reato, 7 per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare, 3 per violazione del divieto di reingresso, 5 in esecuzione di provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria.
Gli arrestati sono stati portati nel carcere della città, ai passeur sono stati arrestati i veicoli, per molti l’Italia non era la destinazione finale.
Tra i passeur, vi era una cittadina italiana di 50 anni, che viaggiava con 4 cittadini siriani tra i 14 e i 35anni, bloccato un cittadino lettone residente in Svizzera, in auto aveva 8 passeggeri con nazionalità turca, una famiglia composta da madre 26enne, padre 34enne con tre bambini di 10 mesi, 3 e 4 anno, e tre parenti del padre tra i 22 e 34 anni.
Un cittadino serbo di 30 anni, residente a Lubiana, è stato invece arrestato mentre accompagnava a Trieste un gruppo di 6 cittadini turchi – una madre di 35 anni con quattro figli di 1, 3, 7 e 9 anni, e un giovane di 21 anni – tutti privi di documenti per l’identificazione, l’ingresso e il soggiorno nei Paesi Schengen.
Last modified: Settembre 26, 2024
