Scritto da 9:38 am Top News, Trieste

Trieste, caso Liliana Resinovich, nuovi sviluppi

Trieste, mercoledì 9 ottobre 2024

La donna morta a dicembre 2021 a Trieste, era stata trovata in un boschetto vicino casa con la testa chiusa in due buste di plastica, le indagini ricordiamo che hanno coinvolto diversi esperti in vari settori, dal medico legale, agli zoologi fino agli entomologi.

Di Francesca Maino

Gli zoologi affermano che il corpo di Liliana Resinovich non fosse nel bosco da molto tempo, perchè non vi sono stati segni di animali che si sono avvicinati al corpo, il zoologo Nicola Brassi era stato interpellato dalla famiglia Resinovich, per far chiarezza sul comportamento degli animali intorno al corpo della 63enne.

I famigliari hanno coinvolto anche esperti di zoolologia per smentire che si trattasse di un suicidio.

Il zoologo, abitante del luogo, quindi conoscente della zona, dice che il cadavere è stato lì per un giorno, non di più, affermazione autorevole, complice anche la sua formazione e la conoscenza dell’area e degli animali che la popolano, infatti il cadavere della donna è stato rinvenuto in una zona battuta da cinghiali e volpi che in caso avrebbero lasciato dei segni sul corpo.

L’entomologo Stefano Vanin, incaricato dalla Procura, afferma che sui suoi vestiti e sacchetti vi sono stati ritrovate formiche, aiutato anche dall’antropologa forense Cristina Cattaneo, nell’esame dei resti di Liliana nell’ambito della nuova perizia medico-legale disposta dal gip Luigi Dainotti.

Il corpo è stato riesumato il mese di febbraio di quest’anno per effettuare i dovuti accertamenti, e cercare indizi.

Il fratello di Liliana, aveva dichiarato anzitempo che sua sorella non aveva nessuna ragione per suicidarsi, per questo più va avanti con le indagini, più questa ipotesi gli sembra inverosimile.

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Last modified: Ottobre 9, 2024
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