Scritto da 6:57 pm Cronaca, Top News, Trieste

Traffico illecito di rifiuti, maxi sequestro da 92 milioni: la Finanza di Trieste smaschera rete legata alla Camorra


(Trieste, mercoledì 9 aprile 2025) — Un’imponente operazione condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Trieste ha inferto un duro colpo a un’organizzazione criminale dedita al traffico illecito di rifiuti e al riciclaggio di denaro, con collegamenti accertati con clan camorristici. L’indagine ha portato a un maxi sequestro preventivo per un valore complessivo di 92 milioni di euro, smantellando un complesso sistema fraudolento con ramificazioni nazionali e transnazionali.


di Matteo Somma


L’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo locale e avviata nel 2024, ha svelato un meccanismo sofisticato basato sulla gestione illecita di ingenti quantitativi di rifiuti, in particolare metalli come rame e alluminio. Questi materiali di provenienza illecita venivano forniti a due aziende di smaltimento del Nord Italia. Per dare una parvenza di legalità all’intera filiera, l’organizzazione si avvaleva di una fitta rete di oltre 51 società “cartiere” e “filtro”, imprese di comodo create ad arte, formalmente operanti nel commercio all’ingrosso di metalli. Queste entità emettevano fatture per operazioni inesistenti per un ammontare stratosferico, superiore ai 320 milioni di euro, permettendo così di “ripulire” i rifiuti e generare profitti illeciti stimati in oltre 160 milioni. Al centro del sistema, secondo gli investigatori, vi erano imprenditori compiacenti, soprattutto nelle province di Milano e Ferrara, pienamente consapevoli dell’origine illegale dei materiali. L’operazione, che ha visto l’impiego di circa 70 militari delle Fiamme Gialle con il supporto dello S.C.I.C.O. (Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata) e di unità cinofile “cash dog”, si è estesa alle province di Milano, Ferrara, Monza Brianza e Napoli, dove sono state eseguite numerose perquisizioni. Sebbene il territorio triestino non fosse direttamente coinvolto nel flusso dei rifiuti, il ruolo investigativo della Guardia di Finanza giuliana è stato cruciale per disarticolare l’intera rete, che utilizzava anche conti esteri, persino in Cina, per far transitare i proventi illeciti. Al momento risultano indagate 11 persone.

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Last modified: Aprile 9, 2025
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