Scritto da 5:22 am Italia, Politica

La lista nera dell’Antimafia: sette candidati “impresentabili” per le europee

(Domenica 2 giugno 2024) – Sono sette i candidati italiani alle prossime elezioni europee segnalati come “impresentabili” dalla Commissione parlamentare Antimafia, in violazione del codice di autoregolamentazione. Al primo posto c’è Forza Italia, con tre candidati nella lista, seguita da Fratelli d’Italia con due nomi, e dal Partito Democratico con un solo esponente.

di Davide Lettera

La discussione si è concentrata sui criteri di candidabilità del codice di autoregolamentazione della Commissione parlamentare Antimafia, una dichiarazione non vincolante per le forze politiche. La lista degli “impresentabili” include candidati sotto processo ma non condannati, mentre altri già condannati per reati non inclusi nel Codice non sono stati elencati.

La Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo ha esaminato 817 nominativi, riducendoli a 20, da cui i commissari hanno selezionato i 7 profili in violazione del Codice di Autoregolamentazione. Tra questi, quattro sono del centro-destra: Angelo Antonio D’Agostino (Forza Italia), Luigi Grillo (Forza Italia), Marco Falcone (Forza Italia), e Alberico Gambino (Fratelli d’Italia). Anche Giuseppe Milazzo (Fratelli d’Italia), Filomena Greco (Stati Uniti d’Europa) e Antonio Mazzeo (Partito Democratico) figurano nella lista.

I criteri di candidabilità stabiliti dalla Commissione nel 2019 includono l’imputazione per specifici reati, misure di prevenzione ai sensi del Codice antimafia, la rimozione da incarichi di amministrazione locale, o aver ricoperto ruoli in enti sciolti per infiltrazioni mafiose. La lista contiene persone le cui responsabilità penali non sono ancora state accertate, mentre esponenti politici già condannati per altri reati non figurano. Esempi includono Vittorio Sgarbi (FDI), Roberto Cota (Forza Italia), e Aldo Patriciello (Lega), le cui condanne non rientrano nel codice. Carlo Fidanza (FDI) ha patteggiato per corruzione, ma ha beneficiato di una norma della riforma Cartabia che equipara il patteggiamento alla condanna senza applicare effetti accessori.

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Last modified: Giugno 2, 2024
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