Tra i tanti ospiti del Salone, ieri era presente al Lingotto anche Matteo Salvini. Il Ministro delle Infrastrutture è rimasto per qualche tempo allo stand della Piemme, la casa editrice del suo libro “Controvento. L’Italia che non si arrende“.
di Sara Panarella
“Per uno che fa un altro mestiere, che fa il ministro delle Infrastrutture, che ci ha messo più di un anno a scriverlo e lo ha letto e riletto e’ emozionante aver venduto nei primi giorni in libreria 16 mila copie“, questo il suo commento a proposito del libro. Che continua raccontando il perchè abbia intrapreso l’avventura dello scrittore: “l’ho fatto per raccontare chi c’è dietro il ministro, cos’è la Lega e che idea di futuro, di mondo, di università, di scuola, di lavoro abbiamo“.
Al Salone ieri era presente anche Salis, il padre di Ilaria, detenuta in Ungheria dopo la Giornata dell’Onore che ogni anno raduna a Budapest centinaia di nostalgici di Hitler e gruppi di antifascisti militanti. A proposito della candidatura della figlia dice: “La candidatura di mia figlia è una risposta politica a un problema politico, l’unico modo per rispondere a un sopruso politico. Ilaria è contenta della candidatura. Ha sempre fatto politica da quando aveva 15 anni“. Che continua: “Io mi sono sempre augurato che ci fosse questa svolta, certo non mi auguravo che avvenisse con queste modalità e fino all’8 giugno non vedo soluzioni migliori di quella di perseguire l’elezione di Ilaria con tutte le forze che riuscirò a mettere in campo“.
Non è mancato un battibecco tra Salvini e Salis. Il padre di Ilaria dice: “Non sapevo che Salvini fosse qui. Io incontro tutti, con lui ho sicuramente delle divergenze“. E Salvini gli risponde: “Al di là che sia candidata o no, non godo mai quando qualcuno, anche lontano da me, finisce in carcere, quindi gli farei gli auguri. Poi lui si tiene le sue idee io mi tengo le mie“.
Last modified: Maggio 11, 2024