Siamo alle prese con un argomento molto attuale: quanto l’AI possa sostituirsi all’uomo.
Questo di cui parliamo è un caso piuttosto ironico ma che comunque fa riflettere.
di Somma Matteo
Un utente triestino è stato coinvolto da un caso curioso, dopo aver pubblicato su FB un semplice ed ironico post, “stasera mi magno…”, è stato frainteso dagli algoritmi del social network.
Infatti l’AI del colosso di Mark Zuckerberg, ha giudicato che il post violasse gli standard della Community relativi al suicidio e all’autolesionismo, segnalando l’autore con un avviso.
Ma la reazione dell’utente è stata di stupore e divertimento e lo ha portato a condividere la notifica proprio sui social.
Tutto si è concluso con risate ed incredulità, ma fatto ci fa riflettere su quanto i sistemi di intelligenza artificiale siano imprecisi nel comprendere i contenuti contestualizzandoli nella giusta situazione.
Ciò porta, a volte, alla censura di contenuti innocenti ed invece alla pubblicazione di post realmente dannosi.
È chiaro che l’argoritmo fatichi a distinguere il contesto un cui determinate frasi vengono citate, portando spesso a risultati paradossali.
