(Trieste, martedì 8 aprile 2025) — La zona della Cavana torna a fare i conti con la microcriminalità. Nella notte appena trascorsa, un altro esercizio commerciale è finito nel mirino di malintenzionati, fortunatamente senza che il colpo andasse a segno. L’episodio riaccende i riflettori sulla questione sicurezza nel cuore storico della città, suscitando preoccupazione tra esercenti e residenti, stanchi di subire questi continui attacchi. Il tempestivo intervento delle forze dell’ordine ha evitato il peggio, ma la caccia al responsabile è aperta.
di Matteo Somma
Il tentativo di furto si è verificato nelle ore notturne tra lunedì e martedì. Secondo le prime ricostruzioni, ignoti hanno cercato di forzare la serratura di un negozio nel dedalo di vie che caratterizza la Cavana. Il rumore o forse un sistema di allarme ha però messo in allerta qualcuno, costringendo il ladro, o i ladri, a desistere frettolosamente e a dileguarsi nel buio prima di poter accedere ai locali e trafugare merce o denaro. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato per i rilievi del caso, raccogliendo elementi utili all’identificazione del malvivente. Si stanno visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, nella speranza che qualche fotogramma possa aver immortalato dettagli cruciali per le indagini. Questo ennesimo episodio si inserisce in una scia preoccupante di eventi simili che hanno interessato il quartiere negli ultimi mesi, alimentando un clima di insicurezza tra chi vive e lavora in una delle aree più suggestive e frequentate di Trieste, specialmente durante le ore serali e notturne. Gli esercenti chiedono maggiore vigilanza e interventi concreti per arginare un fenomeno che, oltre ai danni economici diretti, genera ansia e scoraggiamento. Le associazioni di categoria potrebbero tornare a sollecitare un tavolo sulla sicurezza per discutere strategie preventive più efficaci, come un potenziamento dell’illuminazione pubblica o pattugliamenti più frequenti nelle ore più critiche.