Milano (sabato 15 giugno 2024) – Il Comune di Milano, dopo aver già negato la cittadinanza onoraria a Julian Assange, ha vietato per la seconda volta l’installazione del gruppo statuario Anything to Say? dello scultore Davide Dormino. L’opera raffigura Assange tra Chelsea Manning e Edward Snowden. Non è stata fornita alcuna motivazione per il diniego.
di Davide Lettera
Il «Monumento al Coraggio» di Davide Dormino, già esposto a Parigi, Bruxelles, Londra, Sydney, Berlino e in molte altre città, stava per concludere il suo tour italiano a Milano, dopo essere stato accolto a Napoli, Roma e Bologna. Tuttavia, il sindaco Beppe Sala ha negato l’autorizzazione per l’installazione dell’opera.
«Il comportamento dell’Amministrazione milanese è un affronto alla storia della città e rivela che i diritti possono essere calpestati quando in gioco ci sono gli interessi degli Stati Uniti», ha dichiarato un portavoce del Comitato per la Liberazione di Julian Assange – Italia. Gli USA cercano di processare il giornalista australiano per aver rivelato crimini di guerra in Iraq e in Afghanistan, motivo per cui una statua che celebra il suo coraggio non è ben vista.
Per protestare contro questa censura, il Comitato terrà una manifestazione domenica 16 giugno alle ore 14.30 in Piazza Castello. Parteciperanno Stella Assange, moglie di Julian Assange e avvocato per i diritti umani, insieme a Dormino, Moni Ovadia, e le giornaliste Sara Chessa e Germana Leoni. Gli interventi saranno accompagnati da performance artistiche intorno al gruppo statuario.
Nel frattempo, i cittadini bolognesi possono ammirare l’opera di Dormino fino al 14 giugno in Piazza del Nettuno. L’evento include un programma di interventi e performance, come quella del sassofonista Andrea Poltronieri e del cantautore Germano Bonaveri, con l’organizzazione a cura di Fulvia Panza e Angela Mastrolonardo del gruppo Free Assange Bologna.
Last modified: Giugno 17, 2024
